Membra Jesu Nostri

Nel centralissimo Complesso monumentale di Santa Maria della Vita era insediato uno dei primi ospedali cittadini, l’Ospedale della Vita, fondato alla fine del XIII secolo dalla Confraternita dei Battuti, presente a Bologna dal 1260 e dedita all’accoglienza dei pellegrini e alla cura dei malati.

All’interno del Santuario – cui si affiancano, a costituire lo storico complesso che rappresenta un capitolo importante delle vicende della sanità bolognese, l’Oratorio dei Battuti e il Museo della Sanità e dell’Assistenza – si conserva il celebre “Compianto” di Niccolò dell’Arca, uno dei più importanti gruppi scultorei in terracotta del Quattrocento, che mette in scena attorno al Cristo morto la madre sua insieme ad altri cinque personaggi, a grandezza quasi naturale, percorsi da un dolore feroce e disperato. In questo scenario, che ci riporta inoltre allo stretto legame tra il Santuario e l’attività sanitaria (“Vitam dat nobis crux tua, Christe Jesu” – La tua croce dona a noi la vita, Cristo Gesù: è la frase inscritta sotto la doppia croce), trova la migliore ambientazione il concerto che prevede l’esecuzione di uno Stabat Mater di F. Gaffurio (1451-1522 ), accanto a “Membra Jesu nostri”, di D. Buxtehude (1637-1707), raccolta di 7 cantate per soli, coro archi e B.C dedicate a sette diverse parti del corpo di Gesù sofferente (Ad pedes, Ad genua, Ad manus, Ad latus, Ad pectus, Ad cor, Ad faciem).

Gruppo Vocale H. Schütz

Gruppo strumentale Harmonicus Concentus

Direttore: Roberto Bonato