Johannes Passion – La Passione Secondo Giovanni per soli, coro e orchestra BWV 245

L’ascolto della Passione secondo Giovanni nell’interpretazione luminosa di J.S. Bach non può prescindere da quanto l’evangelista stesso scrive, quale condensato di tutto il racconto, dopo l’emozionante narrazione della morte del Cristo sulla croce:

“E chi ha visto ha testimoniato, e la sua testimonianza è vera, ed egli sa che dice il vero, affinché anche voi crediate”
(Gv 19,35)

Così è lo stesso messaggio bachiano, che va oltre la musica: la fede di Bach fu la sua stessa vita, che egli volle dedicare al servizio di Dio per il bene degli uomini. Bach sa che quel Gesù di Nazareth messo a morte come Re dei Giudei, il Gesù Cristo sulla Croce, che per Giovanni è il Christus Victor della resurrezione, è lo stesso «Signore» nella riflessione della comunità dei credenti.

L’intera narrazione della Johannes-Passion è racchiusa tra due corali dal carattere morale: la lacerante invocazione del coro iniziale “Herr, unser Herrscher”, che squarcia la lunga introduzione orchestrale, e il corale finale, l’Epilogo che ne raccoglie tutti gli spunti tematici: “Ach Herr, lass dein lieb’ Engelein” che mette in relazione la morte di Gesù con la nostra morte, la sua resurrezione con la nostra futura resurrezione: «Allora svegliami dalla morte, sì che i miei occhi ti possano contemplare nella piena gioia, o Figlio di Dio, mio Salvatore e trono di grazia! Signore Gesù Cristo, ascoltami: io ti voglio lodare in eterno!».

Gruppo Vocale H. Schütz

Ensemble Harmonicus Concentus

Soli: Elisabetta Tiso, (soprano)
Lorella Pieralli (alto)
Huub van der Linden, Alberto Allegrezza (tenori)
Decio Biavati, Giacomo Serra (bassi)

Organo: Enrico Volontieri

Direttore: Roberto Bonato